Matera, martedì 10 maggio 2022, ore 17.30 (Aula Magna) - giovedì 12 maggio 2022,ore 17.30 (Aula B003)
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A Matera, martedì 10 maggio 2022 e giovedì 12 maggio 2022 si svolgeranno le due giornate dedicate alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli studi della Basilicata. Martedì 10 maggio, alle ore 17.30 nell’aula magna del Campus universitario, con la partecipazione del Rettore, Prof. Ignazio Marcello Mancini, e del Chiar.mo Prof. Cosimo Damiano Fonseca (primo Rettore dell’Unibas e Accademico dei Lincei) il programma inizierà con la presentazione del nuovo allestimento delle epigrafi celebrative realizzate in occasione della fondazione della Scuola di Specializzazione, nell’Anno accademico 1990-1991: le epigrafi, realizzate su invito del Prof. Fonseca, dall’artista greca Sofia Vakali, saranno installate nell’atrio del nuovo Campus universitario di Matera, su progetto dell’architetto Roberto Blasi, dopo un’attenta opera di restauro affidata alla Scuola di Alta formazione e restauro dell’ICR (sede di Matera), grazie alla disponibilità del Direttore Giorgio Sobrà, della prof.ssa Eleonora Gioventù e degli allievi del 71° corso. Dopo i saluti e gli interventi iniziali, l’evento proseguirà con la prolusione inaugurale del Prof. Cosimo Damiano Fonseca, e con la presentazione del volume “Archeologia dei Paesaggi a Montescaglioso. Ricerche interdisciplinari su un comprensorio collinare della Basilicata in età antica” di Dimitris Roubis (Osanna Edizioni, 2021) a cura del prof. Aldo Corcella e del prof. Francesco Martorella (Dicem Unibas). Il secondo appuntamento della cerimonia di inaugurazione si svolgerà giovedì 12 maggio 2022, con inizio alle 17.30, nell’aula B003. Dopo i saluti istituzionali, è prevista la presentazione delle attività 2020-2021 della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera a cura della Direttrice, la prof.ssa Francesca Sogliani, cui seguirà la Lectio inaugurale dedicata a “Le origini della pittura funeraria in Italia meridionale” affidata alla Direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. “La Scuola – ha evidenziato Sogliani – ritorna finalmente, con questa inaugurazione, in presenza dopo due anni di didattica e di attività a distanza causate dl difficile periodo della pandemia. Nel 2020 le restrizioni per la pandemia hanno impedito l’abituale modalità di incontro e di scambio tra docenti e allievi e la presenza fisica sui cantieri di scavo. Nel 2021 i corsi sono proseguiti in modalità a distanza mentre le attività pratiche da giugno a ottobre, attentamente organizzate per far fronte alle direttive igienico-sanitarie, sono fortunatamente riprese, anche se il ricorso alla modalità mista è stato adottato per singole necessità, spesso verificatesi all’ultima ora. Si è ristabilito così progressivamente il proficuo rapporto di vicinanza e scambio diretto che costituisce l’anima pulsante della Scuola e che consente il confronto tra corpo docente, e allievi, così utile alla formazione e alla ricerca. Abbiamo in ogni caso curato con ogni attenzione il coinvolgimento degli allievi garantendo lo svolgimento dei corsi curricolari, dei laboratori e delle attività di scavo e ricognizione. Ciò ha comportato un grande sforzo organizzativo, al quale hanno contribuito con il loro apporto fondamentale tutti i docenti, il Direttore e il personale tecnico amministrativo del Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo cui la Scuola afferisce, e tutte le collaboratrici che mi affiancano nella gestione della Scuola, che vorrei qui ricordare, le dott.sse Bruna Gargiulo, Ester Maria Annunziata, Silvia Vullo, Luisa Aino e Ida Campanile. A tutti va il mio ringraziamento per l’impegno, la competenza e il sostegno offerto in questi anni davvero critici. Sono in ogni caso continuate le conferenze e i seminari della Scuola di colleghi italiani e stranieri che, con la presentazione di casi di studio e di progetti a scala internazionale, hanno arricchito il percorso di formazione previsto dall’offerta formativa curriculare, confermando la Scuola di Specializzazione di Matera una delle eccellenze nell’Italia meridionale, scelta da tanti laureati in archeologia provenienti da differenti Università italiane. A tutto ciò si aggiunge una lunga tradizione di dialogo e di confronto con Istituzioni nazionali e internazionali, Associazioni, comunità e professionisti, e in particolare il Cluster Basilicata Creativa, che insieme partecipano alla valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico e culturale dell'Italia, anche attraverso il coinvolgimento dei nostri allievi. Vorrei ricordare a tal proposito la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e la Direzione Nazionale Musei della Basilicata, così come il CNR, istituzioni con le quali la Scuola di Specializzazione vanta una lunga tradizione di collaborazioni e progettualità comuni. In questa direzione e con l’auspicio di tornare definitivamente alla normalità, è nostro fermo intento proseguire”.